AN URBAN FACTORY I
Tradurre la complessità urbana in un internoCommittente: Privato
Campo d’intervento: Interior design e fit-out
Categoria: Commerciale, Ospitalità
Luogo: Pordenone
Anno: 2024
Status: In corso
Immagini: Filippo Vendrame
“An urban factory I” è un progetto di interni con un programma funzionale articolato costituito da un ristorante aziendale, spogliatoi, sala corsi, uffici, sale per i meeting ed aree break.
Dato il numero degli addetti e la superficie complessiva degli spazi, nonchè le dinamiche immaginate all’interno di questi spazi, il principio insediativo del progetto si fonda sull’idea della città storica costituita da corsi, vicoli, piazze e giardini: queste micro-infrastrutture pedonali sono il risultato della distanza fra i vari volumi che ospitano le sopracitate destinazioni d’uso.
I materiali scelti sono frutto di una ricerca volta a generare un linguaggio che interpreta in chiave contemporanea le tecniche e finiture tipiche delle architetture della tradizione locale da un lato, e degli edifici produttivi dall’altro.
Questo ad esempio si evince dalla contrapposizione materico-linguistica dei controsoffitti in lamiera ondulata zincata con l’intonaco grezzo delle pareti verticali.
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Campo d’intervento: Interior design e fit-out
Categoria: Commerciale, Ospitalità
Luogo: Pordenone
Anno: 2024
Status: In corso
Immagini: Filippo Vendrame
“An urban factory I” è un progetto di interni con un programma funzionale articolato costituito da un ristorante aziendale, spogliatoi, sala corsi, uffici, sale per i meeting ed aree break.
Dato il numero degli addetti e la superficie complessiva degli spazi, nonchè le dinamiche immaginate all’interno di questi spazi, il principio insediativo del progetto si fonda sull’idea della città storica costituita da corsi, vicoli, piazze e giardini: queste micro-infrastrutture pedonali sono il risultato della distanza fra i vari volumi che ospitano le sopracitate destinazioni d’uso.
I materiali scelti sono frutto di una ricerca volta a generare un linguaggio che interpreta in chiave contemporanea le tecniche e finiture tipiche delle architetture della tradizione locale da un lato, e degli edifici produttivi dall’altro.
Questo ad esempio si evince dalla contrapposizione materico-linguistica dei controsoffitti in lamiera ondulata zincata con l’intonaco grezzo delle pareti verticali.
